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I pasti che mangiamo ogni giorno vengono assorbiti dal nostro corpo per permettere ai nutrienti di raggiungere per via ematica i tessuti. I macronutrienti, cioè carboidrati, proteine e lipidi ed i micronutrienti, cioè le vitamine, gli oligoelementi ed i sali minerali sono sostanza che il nostro organismo assorbe facilmente e senza troppo lavoro. Ogni pasto che noi facciamo condiziona la nostra capacità di assorbimento che va piano piano a modificare il nostro profilo metabolico e ormonale. Il livello di zuccheri presente nel nostro sangue ha un ruolo di particolare importanza quando si parla della perdita di peso.
Per glicemia si intende la concentrazione di glucosio presente nel sangue e si tratta di un valore variabile. Infatti se misurata a digiuno normalmente il valore è compreso tra 60-99mg/dl per poi salire di molto dopo i pasti. Ad esempio dopo l'assunzione dei carboidrati si noterà un picco glicemico post prandiale e la sua risoluzione può variare da in base:
I valori della glicemia sono strettamente legati al nostro modo di mangiare, infatti in base alla quantità e alla qualità dei carboidrati assunti possiamo notare un diverso tipo di innalzamento del picco glicemico. I carboidrati semplici, ossia gli zuccheri, causano un rapido aumento della glicemia, mentre i carboidrati complessi (come pane, pasta e riso integrali, ortaggi, verdure, cereali integrali, legumi...) ne determinano un incremento graduale, che permette una maggiore scorta di energia.
Dopo ogni pasto nel nostro sangue sono disponibili quantità elevate di glucosio, grassi ed aminoacidi che azionano il rilascio dell'insulina, un ormone prodotto dal pancreas. Quali sono le funzioni dell'insulina:
L'insulina è quindi l'ormone che regola e mantiene in equilibrio i livelli di glucosio nel sangue sfruttandolo per produrre energia o facendolo depositare sotto forma di grasso nel tessuto adiposo, quando è troppo elevato e non serve. Il picco glicemico si presenta quando nel sangue i livelli di glucosio sono troppo alti e stimolano quindi un rilascio eccessivo di insulina che agisce abbassandoli troppo velocemente e causando così una carenza di energie e il bisogno di mangiare nuovamente. L'insulino-resistenza è la situazione in cui le cellule dell'organismo divengono meno sensibili all'effetto dell'insulina causando il rilascio di acidi grassi dal tessuto adiposo che, se in eccesso, possono accumularsi nei muscoli, nel fegato e in altri organi. Per limitare i danni di questa condizione, l'organismo aumenta nuovamente il rilascio di insulina causando così l'iperinsulinemia, l'eccessiva presenza di insulina nel sangue. Se all'inizio questa compensazione riesce a mantenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue, andando avanti nel tempo le cellule pancreatiche non saranno più in grado di produrre la quantità di insulina necessaria a lavorare il glucosio, lasciandolo in circolo e provocando un aumento della glicemia post-prandiale.
Anche se rivolgersi ad un nutrizionista è sempre la scelta giusta quando sentiamo la necessità di perdere peso, possiamo già fare un recap delle regole fondamentali da seguire per cercare di strutturare la nostra alimentazione in modo corretto ed equilibrato, cercando di limitare i picchi glicemici. Fare 5 pasti al giorno, 3 principali e due spuntini è utile per distribuire nel modo corretto l'apporto di macro e micro nutrienti nell'arco della giornata. Ma cosa dobbiamo mangiare?
Una corretta alimentazione è la chiave per la perdita di peso e il miglioramento del nostro stato di salute, ma se mangiamo nel modo giusto senza modificare le nostre abitudini il nostro percorso darà pochi risultati. Quali sono i migliori consigli per modificare il nostro stile di vita e sentirci meglio?
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