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Perdita di peso: 5 miti da sfatare!

  • Perdita di peso: 5 miti da sfatare!

Con l'arrivo della bella stagione è molto comune sentire il bisogno di perdere peso e ritornare in linea prima dell'estate. Sempre più spesso si cercano scorciatoie o metodi facili e veloci che promettono un dimagrimento veloce e sicuro, ma è questo il modo giusto per affrontare il problema?

Con l'avvento dei social assistiamo ad una costante messa in scena di vite perfette e corpi perfetti e ci aspettiamo che ciò che gli influencer ci dicono sull'alimentazione o sul mondo beauty in generale possa essere affidabile visto il risultato su di loro. Abbiamo imparato a credere che se una persona con un fisico invidiabile da dei consigli su come ottenerlo è giusto seguirli, smettendo così di rivolgerci a chi invece ha anni di esperienza e studio alle spalle, i medici.
Purtroppo sempre meno persone decidono di affidarsi ad un medico specializzato in nutrizione perché pensano che poche regole generali consigliate sui social possano davvero funzionare per tutti. Ma quali sono i peggiori consigli per perdere peso?

Eliminare i carboidrati:

La dieta Keto o chetogenica è sicuramente la più famosa degli ultimi anni ma è decisamente una delle più difficili e rischiose da seguire. A meno che non sia il vostro medico ad indirizzarvi verso un programma strutturato sulle vostre esigenze che prevede anche una fase di chetosi, l'idea di eliminare completamente un alimento dalla nostra alimentazione è decisamente sbagliato. I carboidrati sono il principale macronutriente che da al corpo l'energia di cui necessita per svolgere le sue attività. Gli studi ci dicono che i carboidrati dovrebbero costituite il 45- 60% della nostra alimentazione quotidiana ed è molto rischioso evitarne totalmente l'assunzione, soprattutto per il nostro sistema cardiovascolare. Inoltre eliminare periodicamente i carboidrati condurrà sicuramente ad un effetto yo-yo del peso in quanto i chili persi velocemente verranno ripresi altrettanto velocemente. Invece di eliminarli sarebbe più giusto sostituirli prediligendo farine mano lavorate o alimenti integrali a basso contenuto di zuccheri.

Mangiare senza glutine fa dimagrire:

La guerra al glutine è stato un argomento cult per diversi anni e spesso ancora se ne sente parlare. Più volte è stato segnalato che i prodotti senza glutine in molti casi contengono molti più carboidrati e grassi degli alimenti normali, necessari per limitare la mancanza di elasticità e coesione data normalmente dal glutine. Gli alimenti gluten free hanno mediamente una minor quantità di fibre, necessarie per il benessere del nostro intestino e per il controllo del senso di sazietà. Non sempre il “senza” è meglio, in moltissimi casi infatti non si tratta di altro che non di una strategia di marketing come vediamo anche sempre più spesso nei cosmetici. Il glutine è un complesso proteico che ha effetti nocivi esclusivamente su chi ne è intollerante o allergico, per tutti gli altri non comporta nessun rischio ne per la salute ne per il peso.

Contare le calorie:

Negli ultimi anni si è data un'estrema importanza alla quantità di calorie contenute nei cibi perdendo così di vista la prima cosa fondamentale, la qualità dei cibi che assumiamo ogni giorno. Non è vero che è indifferente ciò che mangiamo a patto che non superiamo le calorie previste nell'arco della giornata, anzi è necessario esaminare la qualità del cibo per lavorare veramente sulla perdita di peso. Il nostro corpo è una macchina che ha bisogno di determinati nutrienti per poter funzionare alla perfezione e se ci preoccupiamo solo delle calorie e non dei nutrienti la perdita di peso sarà momentanea e lederà alla nostra salute. L'importanza di affrontare un percorso alimentare equilibrato e che varia continuamente permette al corpo si assumere tutti i nutrienti di cui ha bisogno, di limitare l'infiammazione generale di stomaco ed intestino e di controllare maggiorante anche il senso di fame. Un'alimentazione sana permette di evitare gli attacchi di fame causati dai picchi glicemici e renderà i nostri pasti meno noiosi.

Sudare per dimagrire:

Non sempre l'attività fisica ad alta intensità è la via migliore per il nostro corpo poiché non è il sudore che perdiamo durante l'allenamento a determinare la perdita di peso. Il sudore non è altro che un meccanismo che il nostro corpo mette in atto per raffreddarsi dopo uno sforzo intenso. Sudando non si perdono grassi ma solo liquidi e sali minerali che andrebbero poi reintrodotti nel nostro corpo. Pensare di indossare indumenti che aumentino la sudorazione non ci porterà ad ottenere risultati più veloci ma andrà solo a influire sulla termoregolazione corporea provocando a lungo andare danni seri per il nostro organismo. L'attività fisica è necessaria sia per chi vuole dimagrire sia per chi già è nel suo peso forma. Il metabolismo viene stimolato dal movimento ed in base a cosa si vuole ottenere è necessario calcolare quanta attività fisica si deve fare. Per perdere peso si dovrebbe fare movimento dai 45 ai 60 minuti 3 o 4 volte alla settimana, mentre per mantenere un buono stato di salute generale bastano 20-30 minuti di attività a media intensità. Non è necessario inseguire tutti i nuovi sport proposti che ci lasciano distrutti dopo l'allenamento, anzi nella maggior parte dei casi una camminata veloce o del nuoto risultano essere notevolmente più efficaci.

Digiuno intermittente:

Il digiuno intermittente è stata la moda degli ultimi due anni e tantissimi influencer vi hanno ricorso raccontando la loro esperienza sui social. Questa dieta consiste appunto nel digiunare in alcune fasce orarie della giornata. Scegliere alcune ore del giorno in cui non si mangia porta a modificare il metabolismo ormonale e l'equilibrio calorico. Di solito si utilizza il metodo 16/8, quindi per 16 ore al giorno non si mangia e per le restanti otto si può mangiare. Nelle otto ore in cui si è liberi di mangiare non contano le calorie ma è necessario fare attenzione alla qualità del cibo ed evitare alcuni alimenti. La dieta sembra funzionare e dare i risultati sperati ma il rischio sta nella durata e soprattutto nell'influenza che ha sul metabolismo ormonale. Una volta smessa infatti si rischia di prendere ancora più chili di quelli persi e porta con se una serie di effetti indesiderati da non sottovalutare. Nelle persone in buona salute possono manifestarsi spossatezza e nausea che passano in poco tempo ma per chi ha patologie pregresse i danni possono essere molto più seri.

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