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Coronavirus COVID-2019: 10 comportamenti da seguire

  • Coronavirus COVID-2019: 10 comportamenti da seguire

Coronavirus COVID-2019: pandemia o psicosi? Scopriamo tutti i comportamenti da seguire e le linee guida del ministero della salute

Le notizie delle ultime ore stanno provocando una psicosi collettiva riguardo al coronavirus. Il calo dei contagi in Cina aveva calmato le ansie generate dalla diffusione del COVID-2019, ma il focolaio nel nord Italia e le prime vittime hanno riportato la massima attenzione sul coronavirus generando un allarmismo esasperato. Per non cedere il passo al panico ed assumere dei comportamenti corretti il Sistema Sanitario Nazionale ha preparato un vademecum da seguire attentamente.

Coronavirus COVID-2019: vademecum dei comportamenti da seguire

Per difendersi e prevenire il contagio la prevenzione è molto importante e ad oggi la precauzione più efficace è quella individuale, seguendo dei comportamenti di base di igiene personale.

Vademecum: 10 Comportamenti da seguire

  1. Lavare spesso le mani 
  2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute 
  3. Non toccare occhi, naso e bocca con le mani 
  4. Coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce
  5. Non assumere farmaci antivirali nè antibiotici a meno che non siano prescritti dal medico 
  6. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcool 
  7. Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si assistono persone malate 
  8. I prodotti Made in China e i pacchi provenienti dalla cina non sono pericolosi 
  9. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus 
  10. Contattare il numero verde 1500 se si presentano sintomi come febbre, tosse o raffreddore

La raccomandazione principale per limitare in maniera significativa il passaggio dell’infezione e sulla quale tutte le agenzie sanitarie mondiali sono in accordo ed insistono, riguarda un gesto semplice ma al tempo stesso molto efficace: lavarsi spesso (e bene) le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, intrecciando le dita e frizionando palmo contro palmo. In mancanza di acqua e sapone possono essere utilizzate soluzioni alcoliche che sono altrettanto efficaci. Le mascherine, invece, servono solo agli operatori sanitari che sono a stretto contatto con i pazienti malati e alle persone contagiate per proteggere quelle sane. A titolo precauzionale può comunque essere utile fare maggiore attenzione ai luoghi affollati e lavarsi le mani dopo aver utilizzato i mezzi pubblici.

Coronavirus: vademecum Ministero della salute

Coronavirus: come avviene il contagio

La trasmissione, in primis è avvenuta da animale a uomo, infatti l’epicentro dell’epidemia è nella città cinese di Wuhan, dove al mercato venivano venduti anche animali selvatici vivi (ricordiamo che non si parla di animali domestici). Dimostrata è anche la trasmissione interumana del virus: il contagio avviene come nel caso dell’influenza classica ovvero tramite le goccioline emesse da una persona infetta respirando, parlando, tossendo o starnutendo. Proprio per questo motivo è importante evitare di stare a stretto contatto con persone che presentano febbre o altri sintomi respiratori. Molto importante è anche la pulizia delle superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol in quanto non si conosce ancora il tempo di sopravvivenza del virus sulle superfici.
La via di trasmissione più temuta e più veloce resta comunque quella respiratoria, attraverso le goccioline di tosse e starnuti e non quella da superfici contaminate. Può certamente capitare di starnutire su un oggetto o su una mano con cui poi si tocca qualcosa. In questo caso, attraverso le goccioline emesse, il virus può depositarsi sulle superfici. In teoria, toccando quelle superfici subito dopo la contaminazione e portandosi poi le mani alla bocca ci si potrebbe infettare. Ma si tratta di un meccanismo molto improbabile.
Non è ancora chiaro, invece, se il virus possa essere trasmesso da persone completamente senza sintomi, è possibile però che venga trasmesso da persone con pochi sintomi.

Coronavirus COVID-2019: cosa fare se si teme il contagio

Comportarsi come il ministero della salute indica in caso di sospetto contagio è veramente molto importante. Chi presenta sintomi simil-influenzali o problemi respiratori non deve recarsi al Pronto soccorso o dal medico di famiglia ma deve chiamare il numero 112 (nelle Regioni dove è attivo il numero unico di emergenza) oppure il 118 e illustrare la situazione. Ogni caso verrà poi valutato singolarmente da personale qualificato e verrà spiegato che cosa fare. A tutti i medici di medicina generale in queste ore è stato distribuita una scheda con domande da porre ai pazienti che si sospetta potrebbero essere contagiati da coronavirus per fare una prima diagnosi. Queste misure servono a evitare che medici e pazienti siano esposti a rischi inutili. Per informazioni generali chiamare il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal ministero della Salute. Per chi vive nelle zone dove è stata disposta la quarantena è stato attivato un numero ad hoc: 800894545

Invitiamo a mantenere la calma e ad attenersi strettamente a quanto comunicato dalle autorità sanitarie e civili e a rispettare scrupolosamente le norme di igiene e di comportamento riportate nel vademecum del Ministero della salute.
Per maggiori informazioni o per avere risposta alle domande più frequenti, consigliamo di consultare la pagina del Ministero della salute dedicata al Coronavirus.

Nuovo coronavirus - sito tematico del Ministero della Salute

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