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La digestione è il processo secondo il quale i cibi ingeriti vengono scomposti in molecole più semplici per essere assimilati. I disturbi che conseguono da una cattiva digestione sono talmente frequenti che nel nostro paese costituiscono il 20-30% dei motivi per cui un individuo decide di rivolgersi al medico. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza sui vari aspetti relativi ai problemi digestivi.
Non esiste una causa univoca che determina i problemi di digestione. Vi sono tuttavia tre macro aree di riferimento alle quali si può far riferimento per una prima auto diagnosi.
Gran parte dei problemi digestivi sono determinati di uno stile di vita non equilibrato: stress, fumo, alcol, farmaci e un'alimentazione ricca di cibi eleborati possono influire negativamente sulla nostra salute, al punto da interferire con il sistema digestivo.
In altri casi i problemi digestivi possono insorgere in caso di cambiamenti ormonali (è il caso della gravidanza, della menopausa e del periodo mestruale) oppure in caso di patologie quali celiachia, ulcere, calcoli alla colecisti, colon irritabile o reflusso gastroesofageo.
Una digestione lenta e difficoltosa consiste in uno svuotamento tardivo dello stomaco. In questo caso lo stomaco produce delle secrezioni che permarrano per più tempo in esso. Inoltre una digestione lenta prevede anche dei processi intestinali più lenti: in questi casi la materia di scarto permane più a lungo nell'intestino generando una quantità di tossine e gonfiori.
Come conseguenza a tali dinamiche, i problemi digestivi possono causare eruttazione frequente, gonfiore, flatulenza, stiplsi, bruciore di stomaco, pesantezza, vomito e diarrea.
La lista che segue comprende alcuni alimenti che in fase di scomposizione potrebbero risultare più aggressivi per uno stomaco con problemi digestivi. L'effetto di tali alimenti è tuttavia molto soggettivo e dipende anche dall'origine dei problemi di digestione.
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