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Il latte fa davvero male?

  • Il latte fa davvero male?

Perché si dice che il latte fa male? Ecco una serie di assunti sui quali ponderare la propria scelta di consumo.

Un noto spot qualche tempo fa recitava "bevete più latte, il latte fa bene". Cosa è cambiato da allora? Oggigiorno è infatti ben più ricorrente venire a contatto con chi ha invece bandito il latte dalla propria alimentazione. Ma perché?

Perché si dice che il latte fa male

La risposta a questa domanda non è univoca, ma incorpora più punti di vista. Proviamo ad esaminarli uno alla volta.

  • Anzitutto non si potrebbe ipotizzare di alimentare un neonato senza latte materno. Il latte materno è infatti essenziale per la crescita di un bambino, ma come avviene nel regno animale, nel momento in cui compaiono i primi dentini per la masticazione, l'allattamento materno cessa per lasciar spazio ad un'alimentazione più ricca. Dunque, il consumo di latte in età adulta viene considerata una pratica quasi innaturale, di sicuro un alimento superfluo. L’uomo è infatti l’unico animale in natura che continua a nutrirsi di latte anche dopo lo svezzamento.
  • Passando al latte vaccino, vero e proprio oggetto di questo chiarimento, si tratta di un alimento che non può essere consumato tal quale ma necessita di lunghi processi di pastorizzazione, dal momento che non è batteriologicamente puro come il latte materno.
  • Ma l'elemento che più di tutti viene demonizzato quando si tratta di consumo di latte e di latticini, è la caseina. La caseina è una proteina che a contatto con i nostri succhi gastrici, “caglia”, formando un grumo compatto, alquanto indigesto, che provoca inoltre l’aumento dei processi putrefattivi intestinali.
  • Che dire poi del mito del latte contro l'osteoporosi? Non tutti sanno che il picco di massa ossea si raggiunge tra i 25 e i 30 anni. Per questo il calcio contenuto nel latte deve essere assunto in età precoce, mentre più in là con gli anni, l'elevato livello di zuccheri nel latte potrebbe addirittura essere controproducente. Questo avviene poiché le proteine contenute nel latte di origine animale sono acide e per essere smaltite consumano calcio.
  • Inoltre, è vero che il latte ha la capacità di immunizzare dalle infezioni e di contribuire allo sviluppo cerebrale, ma queste sono proprietà possedute unicamente dal latte materno. Il latte di origine animale possiede invece delle proprietà differenti, modulate dalla natura proprio per favorire lo sviluppo animale che privilegia la struttura ossea prima dell'apparato cerebrale. Nei neonati avviene invece l'esatto contrario: prima vi è un accrescimento cerebrale, solo dopo prosegue la crescita fisica.
  • Per finire, il latte vaccino e di origine animale più in generale, viene considerata una vera e propria overdose proteica poiché contiene dal 3,5% al 5% di proteine, contro l’1,2% del latte umano. Tale apporto proteico, se rapportato al fabbisogno di un bambino in fase di svezzamento potrebbe sovraccaricare fegato e reni in fase di sviluppo.

Perché il latte fa male alla digestione?

È raro sentire di bambini che non digeriscono il latte. Questo accade poiché in tenera età la lattasi, ovvero l'enzima che scinde il principale zucchero del latte (il lattosio) in glucosio e galattosio, è sempre presente. La produzione di lattasi diminuisce con l'avanzare dell'età, arrivando anche ad arrestarsi completamente in alcuni casi. Compare dunque l'intolleranza al lattosio che causa, tra gli altri sintomi, fastidiosi problemi gastronitestinali. Anche in questo caso è evidente come l'organismo umano in età adulta non necessiti di latte vaccino.

Il latte non fa sempre male: ecco perché non è giusto demonizzarne un consumo ponderato

Ma allora i nostri antenati dicevano il falso? Assolutamente no. Il latte fa male solo se consumato in grosse quantità, ma di fatto resta un alimento ricchissimo.
Il latte vaccino e i suoi derivati sono una preziosa fonte di minerali (calcio e fosforo), di vitamine (D, A, E, B2 e B12) e proteine ad elevata biodisponibilità. Inoltre il latte vaccino contiene anche zuccheri, una media quantità di grassi e beta carotene (solo nel latte vaccino).

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